Tuo nome: Francesco
Adesso ti trovi: Nella hall di un tristissimo albergo (non perché sono una rock star ma perché momentaneamente ci lavoro!).
Come hai conosciuto Giulia? Abbiamo condiviso la passione per la musica facendo parte di una “improbabile band” alla fine degli anni ’90 chiusi in uno scantinato di una chiesa Montecatinese. Io cantavo e basta a differenza di Giulia che si destreggiava senza battere ciglio, tra batteria chitarra e canto. Non posso dire di averla conosciuta davvero ma sicuramente ha lasciato in me delle tracce. Mi capita spesso di pensarla quando passo in certi posti o quando per caso ascolto certe canzoni. Giulia vive in quelle canzoni!
Giulia in tre aggettivi: Potente, presente e soprattutto AUTENTICA.
La canzone di oggi che Giulia amerebbe cantare: Forse qualunque, ma così a istinto direi “You’ve got the love” dei Florence and The Machine.
La canzone di ieri che hai amato suonare con Giulia: Mi piaceva soprattutto sentirla cantare anche se suonava molto bene la chitarra e la batteria ma quando facevamo “When loves comes to town” degli u2 veniva fuori dalla sua voce tutta la sua potenza.
La musica nella tua vita: nella mia vita la musica è stata ed è ancora una liberazione ma soprattutto un opportunità, in tutti i sensi, per conoscere persone per esprimermi per essere felice per godere per entrare in contatto con gli altri.
In un mondo perfetto: Avremmo tutti una seconda possibilità…
L’ altro lato del dolore è: La crescita.
La Musica serve sicuramente a qualcosa. A cosa, per te? Nel mio caso serve a bloccare quel continuo flusso di pensieri che non mi fa vivere davvero il presente. Credo di essere più Vivo quando sono nella musica. I buddisti recitano un mantra io mi sparo un bel disco o prendo la mia chitarra scordata e mi metto a cantare…
di Francesco Dini
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